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2019 Lucas Oil Spring Creek MX Pro National

29/07/2019

Ken Roczen #94

Una lezione di vita

Prima di vedere ieri Kenny in azione dal vivo al campionato nazionale

americano, nella testa risuonavano le tante voci sentite ultimamente,

secondo cui non è più quello di una volta, l’infortunio lo ha segnato

nel profondo e non tornerà più come prima.

Ero pertanto curioso

di fare chiarezza, o almeno di farmi un’idea su come reagiscano i

campioni, i talenti, agli “scherzi” della vita.

Nella prima

manche Ken viene doppiato sia da Cooper Webb che da Eli Tomac (ha poi

vinto Webb l’assoluta su Osborne e Tomac, ma questa è un’altra storia).

Moto1 si è corsa dopo la tempesta che ha colpito Millville rendendo il tracciato ancor più difficile.

Roczen quest’anno ha vinto però a Thunder Valley ed Hangtown (come si

vede dalle 2 tacche foxhead sul retro della maglia) quindi quello visto

non era di certo lui (anche El Hombre - Anderson - Savatgy e altri big

sono stati doppiati).

Gara2:

Kenny parte secondo, dietro a

Webb; dopo qualche giro Webb prova il triplo in salita (ancora non

provato da nessuno viste le condizioni del tracciato) ma all’atterraggio

scivola, anche Kenny lo tira triplo, evita Webb e passa in testa, il

pubblico è con lui, il pubblico americano è con lui! Osborne per questo

giro lascia perdere il lancio ma arriva Barcia e tra le urla del

pubblico è anche per lui triplo.

Kenny guida bene, tecnico,

fluido, leggero, in qualche passaggio - in piedi con la moto bella

piegata nel canale - sembra di vederlo sulla sua tavola da surf

(davvero!).

La gara va avanti così sino ad un giro e mezzo dalla

fine, quando Cooper - un metro alla volta - recupera sino ad avere la

meglio di Kenny.

Non è contento il tedesco e si vede, ma da buon

europeo solare riesce anche a far ridere tutti i presenti dicendo ai

microfoni “bé almeno è andata meglio della prima”.

La lezione?

Dopo la legnata di gara1 chiunque avrebbe accusato il colpo ma lui no, è

partito in testa già dal giro di ricognizione e si è subito capito che

avremmo visto una gara diversa…

E cosí è stata! grazie Kenny,

ieri ho capito perché gli Americani ti vogliono bene, perché sei uno

vero, sincero, che si rialza dopo gli sbagli e che ci mette tutto se

stesso, sempre, come nei film. Ma qui è real, #realmoto.

Nota: il CRF HRC “Americano” ricorda moltissimo quello di Tim Gaiser e

la riprova sta nel fatto che entrambe le moto vadano benissimo, stabili e

agili come mamma Honda le ha fatte (e Showa era presente con una bella

squadra di tecnici, sempre attenti e distribuiti su diversi punti della

pista).